Prof. Luigi Chiappetta

Disfunzione Erettile

La disfunzione erettile, spesso indicata impropriamente col termine di "impotenza", consiste nell'incapacità di raggiungere e mantenere un'erezione sufficientemente valida da consentire un rapporto sessuale soddisfacente.

E' una condizione diffusa, che interessa il 13% della popolazione maschile; questo significa che circa 3 milioni di italiani presentano un deficit dell'erezione. Sebbene possa presentarsi a qual­siasi età, la disfunzione erettile è più frequente negli uomini di età superiore ai 45-50 anni.
L'età rappresenta dunque uno dei principali fattori di rischio, anche perché con l'invecchiamento cambiano (in peggio) diverse caratteristiche dell'erezione: Disfunzione erettile

  • aumenta il tempo necessario per ottenere una completa rigidità del pene;
  • si accorcia la fase di mantenimento dell'erezione, che risulta anche più difficile;
  • si allunga il periodo di refrattarietà, ossia il tempo in cui non è possibile avere un'altra erezione dopo la detumescenza.

Il meccanismo dell'erezione può essere alterato da molteplici fattori, in alcuni casi anche concomitanti e comunque non esclusivamente legati alla sfera psicologica, come invece si credeva fino a qualche tempo fa. Le diverse cause che possono determinare l'insorgenza di una disfunzione erettile si distinguono in psicogene, endocrine, neurogene, vascolari (arteriose e venose), farmacologiche, chirurgiche, radioterapiche e condizioni predisponenti.
È importante sottolineare che delle diverse cause possibili, alcune sono "non modificabili" perché legate a situazioni patologiche, mentre altre sono invece "modificabili" perché legate a fattori comportamentali.


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